Roma – Il Garante della protezione dei dati personali italiano (Gpdp) ha disposto per TikTok il blocco immediato per l’uso dei dati di tutti gli utenti per i quali il social non sia in grado di accertare con sicurezza l’età anagrafica. La decisione arriva in seguito alla morte di una bambina di 10 anni a Palermo, vicenda attualmente al vaglio della procura e che potrebbe essere collegata a una ‘sfida’ social chiamata ‘blackout challenge’, della quale però non è ancora stata trovata traccia sulla piattaforma.
Già diversi mesi fa il Garante aveva avviato un procedimento contro TikTok sottolineando la scarsa attenzione alla tutela dei minori, al quale il social cinese aveva risposto sostenendo di avere imposto regole più severe.
Ora, però, a TikTok viene vietato il trattamento dei dati personali di utenti dei quali non può certificare l’età, e che, in assenza di verifica, potrebbero avere meno di 13 anni. Allo stesso modo, TikTok non può accettare il consenso al trattamento dei dati proveniente da account di utenti minori di 14 anni senza verificare che questo sia stato fornito da un genitore. Questo perché in Italia i 14 anni sono l’età minima, prevista dalla legge italiana sulla privacy, per dare il consenso al trattamento dei propri dati.
Il blocco è stato momentaneamente disposto fino al 15 febbraio. Tuttavia, la piattaforma è ancora in funzione e si attende l’intervento del Garante irlandese su una questione che potrebbe avere portata europea.