Burbank (Usa) – Come rivelato da Statista, piattaforma di analisi di mercato, a soli 14 mesi di distanza dal lancio in Nord America e nei Paesi Bassi, avvenuto il 12 novembre 2019, Disney+ ha già raggiunto l’obiettivo che si era prefissata per il 2024, ovvero superare i 90 milioni di abbonati. Al 2 gennaio 2021, infatti, la piattaforma di Burbank, California, aveva già toccato quota 95 milioni di abbonati paganti, come rivelato dall’azienda nell’ultimo report finanziario. Inoltre, se si considerano anche Hulu e Espn+, Disney+ raggiunge quota 146 milioni di abbonamenti, che costituiscono il 73% delle entrate b2c. Le stime prefissate per il 2024, quindi, possono sembrare fin troppo conservative, tuttavia non lo sono se si considera che Netflix, attualmente leader nel mercato con 204 milioni di abbonati, ci ha messo da sei a nove anni per raggiungere la stessa quota toccata da Disney+ in 14 mesi.

Parte di tale crescita è sicuramente da attribuire ai lockdown quando, con cinema e parchi a tema chiusi e le crociere sospese, Disney si è vista costretta a raddoppiare il suo business direct-to-consumer, mettendo la piattaforma di streaming al centro di questo cambiamento strategico e puntando sull’intrattenimento domestico. “Crediamo che le strategie intraprese per trasformare l’azienda, alimenteranno la nostra crescita e miglioreranno il valore per gli azionisti, come dimostrato dagli incredibili passi avanti che abbiamo fatto nel nostro business direct to consumer”, ha dichiarato Bob Chapek, ceo di Walt Disney Company.

Abbonati paganti e disponibilità di Disney+ nel mondo