Lucca – Un festival che nel 2019 ha accolto oltre 750mila persone, di cui 270mila paganti. Ma che, a causa del Covid, ha dovuto reinventarsi con un format tutto nuovo. Intervistato da Forbes, Emanuele Vietina – direttore generale di Lucca Comics & Games – ha raccontato la nuova identità di quello che rappresenta il maggior appuntamento europeo del settore.
“Nel 2020 non c’è stata Lucca Comics & Games. Abbiamo voluto realizzare un’idea e non semplicemente l’edizione di un festival: Lucca ChanGes”, spiega Vietina. “È così che abbiamo provato a ricreare ‘l’effetto Lucca’, attraverso un progetto multicanale che, con la simultanea presenza televisiva, digital e territoriale, doveva creare un momento fondamentale per dare voce alla promozione delle sue editorie di riferimento”.
Vietina sottolinea che, chiaramente, la nuova formula ha una portata inferiore a una normale edizione di Lucca Comics & Games. “Il budget di Lucca ChanGes è stato 10 volte più piccolo di quello di una Lucca Comics & Games, ma per noi anche i ricavi si sono ridotti di 15, 20 volte. Quello che abbiamo fatto lo scorso anno non è stato proporre un’alternativa: semplicemente l’evento non si poteva fare. Quindi abbiamo investito le nostre risorse perché uscissero delle nuove idee in grado di lanciarci verso il futuro della nuova normalità”. Tuttavia, si dice soddisfatto dell’esperienza di Lucca ChanGes. “Anche gli operatori coinvolti sono stati molto soddisfatti: nelle attività tra Rai, Campfire e portale web gli oltre 80 editori hanno lanciato oltre 250 titoli”.