Vimodrone (MI) – Per la sua linea di giocattoli ecosostenibile PlayBio, Quercetti ha deciso di collaborare con la multinazionale svedese Stora Enso utilizzando il suo materiale a base biologica, che rappresenta un’alternativa innovativa alla plastica per la produzione di giocattoli. Impegnata nella bioeconomia, Stora Enso è un fornitore globale di soluzioni rinnovabili nel packaging, nei biomateriali, nelle costruzioni di legno e nella carta. “I biocompositi di Stora Enso sono un materiale ecologico, sicuro e versatile. Riducono le emissioni di CO2 rinforzando i biopolimeri con fibre di legno e possono essere utilizzati nello stampaggio a iniezione”, spiega Niki Jennische, responsabile in Stora Enso. “Non si deteriorano, sono un’alternativa sicura perché privi di prodotti petrolchimici, sono conformi a tutti i requisiti vigenti in materia di sicurezza alimentare e impatto ambientale, e di conseguenza sono ideali per giocattoli e articoli per l’infanzia”.
La partnership tra Quercetti e Stora Enso rappresenta un vero e proprio punto di svolta e l’inizio di una nuova collaborazione tra due aziende molto attente all’ambiente. “Oltre a concentrarsi sulla scelta dei materiali e sulle emissioni di CO2”, prosegue Niki Jennische, “entrambe le aziende sono caratterizzate da catene di approvvigionamento estremamente trasparenti. A differenza di molte altre aziende, Quercetti ha il controllo diretto del proprio processo produttivo e una forte etica della trasparenza, che contribuiscono a distinguerla dalla concorrenza. Infatti, l’intero processo di produzione, dalla progettazione del giocattolo alla consegna, avviene a Torino, in Italia. E dimostra come i cambiamenti per l’ambiente possano estendersi ben oltre i materiali, includendo anche la struttura organizzativa e la collaborazione con partner dalla mentalità affine, rappresentando una pietra miliare per l’intero settore”.