Milano – Chiara Ferragni è stata iscritta nel registro degli indagati di Milano, con l’ipotesi di truffa aggravata, non solo per la vicenda del pandoro Balocco ma anche per quella relativa alle uova di Pasqua Dolci Preziosi e per la bambola Trudi. L’imprenditrice digitale sarà dunque tenuta a rispondere di tre episodi, insieme ai legali rappresentanti delle rispettive aziende produttrici, poiché i magistrati milanesi ipotizzano una sorta di continuità nel modo di operare tra un caso e l’altro.
Per quanto riguarda il caso specifico della bambola Trudi, la limited edition è entrata in commercio a partire da maggio 2019, e avrebbe dovuto sostenere l’organizzazione statunitense contro il bullismo Stomp out bullying. Tuttavia, nel report annuale dell’associazione, il nome di Chiara Ferragni e delle sue società non compare né tra i partner, né tra gli sponsor, né tantomeno tra gli ambassador. Intervistata dal programma televisivo Zona Bianca, la ceo e fondatrice della no profit Ross Ellis ha dichiarato: “Non sappiamo chi sia questa donna e non abbiamo mai ricevuto una donazione. Per favore non contattatemi più”.