Bruxelles (Belgio) – La Commissione europea ha avviato un procedimento formale per valutare se Temu possa aver violato il Digital Services Act (Dsa) nella vendita di prodotti illegali, nella progettazione di un servizio potenzialmente in grado di creare dipendenza, nei sistemi utilizzati per consigliare gli acquisti agli utenti e nell’accesso ai dati da parte dei ricercatori.

L’atto di apertura dell’indagine consentirà alla Commissione di proseguire nella raccolta di prove, richiedendo ulteriori informazioni sia a Temu sia a terze parti. Se le accuse venissero confermate, Temu sarebbe responsabile di violazioni degli articoli 27, 34, 35, 38 e 40 del Dsa, e potrebbe incorrere in sanzioni e misure volte a modificare le attività della piattaforma sul territorio europeo.

In particolare, l’indagine si concentrerà sui sistemi messi in atto da Temu per limitare la ricomparsa di prodotti o venditori precedentemente sospesi, ma anche sul rispetto del Dsa sul modo in cui la piattaforma raccomanda gli articoli agli utenti, che deve fornire almeno un’opzione facilmente accessibile che non sia basata sulla profilazione.

“Vogliamo assicurarci che Temu rispetti il Digital Services Act”, ha confermato Margrethe Vestager, executive vice-president for a Europe Fit for the Digital Age. “In particolare, vogliamo garantire che i prodotti venduti sulla loro piattaforma siano conformi agli standard Ue e non danneggino i consumatori. La nostra azione di controllo garantirà condizioni di parità e che ogni piattaforma, compresa Temu, rispetti pienamente le leggi che mantengono il mercato europeo sicuro ed equo per tutti”.

Il Digital Services Act non fissa alcun termine legale per la conclusione del procedimento formale. La durata dell’indagine dipenderà anche dalla misura in cui l’azienda interessata collaborerà con la Commissione e dell’esercizio dei diritti di difesa.