Milano – Star Comics celebra le origini dei Puffi e ne rinnova il mito con la pubblicazione della serie a fumetti originale ideata da Peyo, insieme alla serie Il villaggio delle ragazze.

Entrambi i volumi, tradotti da Fabrizio Mazzotta, esperto in materia e storica voce di Puffo Tontolone nell’iconica serie animata, sono disponibili dal 26 agosto nella linea Astra.

Il volume d’esordio include quattro storie, in ordine cronologico: I Puffi neri, Il ladro di Puffi, Il Puffo volante e Il Puffissimo. In parallelo, arriva in Italia anche Il villaggio delle ragazze, spin-off realizzato da un team di sei autori, tra cui Thierry Culliford, figlio dello stesso Peyo, in veste di sceneggiatore. In questa storia, I Puffi sono alle prese con una spiazzante scoperta: si imbattono in un nuovo villaggio abitato da creature simili a loro, e fanno la conoscenza delle coraggiose e indipendenti Puffe guidate da Mirtilla.

Nati nel 1958 dalla fantasia del fumettista belga Pierre Culliford, in arte Peyo, i Puffi devono la loro esistenza a un curioso lapsus: durante una cena, Peyo dimenticò la parola ‘sale’ e la sostituì con uno strano neologismo: “Passe-moi le… schtroumpf!”, esclamò all’amico. Nacque così il linguaggio con il quale Peyo deciderà, poco dopo, di far parlare gli ometti blu battezzati, per l’appunto, ‘Schtroumpfs’; un idioma tanto peculiare da essere studiato dal semiologo e filosofo Umberto Eco.

Gli Schtroumpfs – nome tradotto in più di 55 lingue diverse, tra cui appunto l’italiano ‘Puffi’ – si presentarono per la prima volta al mondo come comprimari nella serie Johan et Pirlouit (in italiano John e Solfamì). Ma il loro successo fu tale che, poco dopo, venne pubblicata una storia interamente dedicata a loro, I Puffi neri. Ma è con la serie animata degli anni ’80, targata Hanna & Barbera, che i Puffi conquistarono il grande pubblico, con numeri impressionanti: una serie animata da più di 400 episodi, quattro film, parchi a tema, videogiochi e un’imponente macchina di merchandising.