Milano – Si dice che tutto sia iniziato nell’ambiente dei bar della classe operaia di Napoli, dove qualcuno chiedeva un ‘sospeso’: ordinava due caffè, ma ne beveva solo uno, offrendo simbolicamente l’altro a chi non aveva la possibilità di pagarselo. Un gesto di gentilezza ancora diffuso nei bar partenopei, che ha ispirato l’iniziativa benefica che da cinque anni Assogiocattoli porta avanti con impegno e passione. Si tratta del Giocattolo Sospeso, l’attività di charity che ad oggi è riuscita a raccogliere e donare oltre 70mila giocattoli, e che giunge ora alla sua quinta edizione.
L’obiettivo è quello di regalare giocattoli a chi non può permetterseli, e rispecchia perfettamente i valori della campagna Gioco per Sempre, il cui obiettivo è diffondere la cultura del gioco e celebrarne l’universalità. La partenza è fissata, come ogni anno, per il 20 novembre, in occasione della Giornata Mondiale sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, con l’intenzione di raccogliere e donare più giochi possibile in vista del Natale.
Lo scorso anno, il Giocattolo Sospeso ha registrato un record di adesioni, coinvolgendo tutto il territorio nazionale – tra negozi di giocattoli, prima infanzia, superstore e iperstore – con 126 enti benefici che hanno dato il loro prezioso contributo, raccogliendo i giocattoli e distribuendoli ai bambini e alle famiglie più bisognose.
“Aderire a Giocattolo Sospeso è un gesto semplice, ma potentissimo: significa condividere un po’ della propria felicità con chi ne ha meno”, commenta Genesio Rocca, presidente di Assogiocattoli. “Non solo, è un segno concreto di comunità, di attenzione e di cura verso chi è più fragile. È questo lo spirito che ci accompagna da cinque anni: far comprendere a tutti che il gioco è un diritto, non un privilegio. Ogni giocattolo donato rappresenta un piccolo atto d’amore”.
