Milano – A due anni dal lancio, Generazione G, il programma di supporto alla genitorialità promosso da Prénatal in collaborazione con Moige, presenta i risultati della sua prima rendicontazione d’impatto sociale, evidenziando un modello basato su prossimità, continuità e relazioni di sostegno alle famiglie in condizioni di fragilità.

L’analisi, realizzata da Università La Sapienza, Itci e Università degli Studi Guglielmo Marconi, calcola un ritorno sociale pari a 1,87 euro per ogni euro investito, per un totale di 848mila euro di valore generato grazie al contributo delle aziende partner e alle donazioni dei clienti. Il progetto, avviato nel 2023, si fonda su una rete di genitori esperti formati per offrire ascolto, supporto pratico e accompagnamento nei primi mesi di vita dei bambini.

Il biennio di attività ha coinvolto 65 operatori e volontari, con oltre 497mila ore di assistenza in 29 città di 14 regioni, la formazione di 53 genitori esperti, il sostegno diretto a 264 famiglie e benefici indiretti per 341 minori. I dati raccolti indicano miglioramenti nella fiducia genitoriale, nella relazione adulto–bambino e nel benessere psicologico delle famiglie raggiunte.

Il progetto, sostenuto dalle insegne di Prénatal Retail Group (Prénatal, Toys Center, Bimbostore, Fao Schwarz) e dai partner Chicco, Clementoni, Fater, Mam, Mattel, Okbaby, ha raccolto finora quasi 1 milione di euro tra fondi e beni essenziali, supportando complessivamente 572 famiglie e accompagnando 73 nuove nascite in 15 regioni.

Generazione G ha ottenuto anche il Retail Award – Best Esg & Sustainability Project, riconoscimento assegnato a Milano da una giuria di esperti per l’impatto sociale e la solidità del modello. Il percorso prosegue con l’obiettivo di contribuire alla costruzione di una cultura che valorizzi genitorialità e natalità come elementi centrali per lo sviluppo delle comunità.