Burbank (Usa) – Salgono a 32mila dipendenti i tagli di personale previsti da Disney in seguito alla pandemia da Covid-19, su un totale di 203mila impiegati complessivi, di cui 155mila operativi nei parchi a tema. I licenziamenti avverranno entro la prima metà del 2021, in seguito a un’accentuata riduzione delle attività legate ai parchi a tema, i cui ricavi sono scesi da 26,3 a 16,5 miliardi di dollari anno su anno: l’attività rappresentava il 37% dei ricavi totali nel 2019, ed è arrivata a contare solo il 25% per l’anno in corso.
A pesare sono anche i risultati evidenziati dall’ultimo esercizio fiscale, chiuso a settembre: i ricavi sono scesi del 6% a 65,4 miliardi di dollari. I parchi non sono però l’unico segmento in crisi per Disney. A soffrire per la pandemia è stata senz’altro la divisione Studio Entertainment, che raggruppa tutte le attività legate al cinema (-13%). Crescono invece reti e canali (+14%) e soprattutto l’area Direct-to-consumer, che comprende tutte le attività di streaming (+81% sul 2019).