Milano – Secondo uno studio condotto da Ernst & Young in collaborazione con Discovery e Fastweb, nel 2020 in Italia le piattaforme di streaming video a pagamento hanno guadagnato 2,1 milioni di abbonati. La ricerca ha preso in esame i principali player del mercato, come Netflix, Amazon Prime Video, Disney+, TimVision, Infinity, Now Tv, Eurosport Player, Apple + e Dazn. Dai dati emerge che in Italia si contano 16,2 milioni di utenti totali, a fronte di 10,7 milioni di abbonati e 7 milioni di sottoscrittori unici paganti. Facendo un paragone con l’inizio dell’anno, si parla quindi di 2,4 milioni di utenti in più, di cui 2,1 milioni di abbonati e 900 mila sottoscrittori paganti.
Finora, la forza dei broadcaster e delle pay tv tradizionali era quella di disporre di contenuti live, come ad esempio lo sport. Ora il confine si sta però affievolendo, dopo che alcune settimane fa Amazon si è assicurata la diretta in esclusiva delle 16 migliori partite di Champions e della finale di Supercoppa Uefa per tre stagioni a partire dalla prossima. Un’operazione che, secondo alcuni rumors valeva circa 80 milioni a stagione, e che “spaventa” il mondo dei broadcaster, sebbene secondo l’indagine di Ernst & Young sembra comunque che l’89% di chi fa uso di abbonamenti Vod, utilizzi ancora la Tv tradizionale.