Milano – Il 2021 per il settore del giocattolo si chiude con un aumento del giro d’affari pari al 9% sull’anno precedente. Non solo: la crescita si registra anche sul mercato pre-pandemia, con un significativo +2,1% rispetto al 2019. Gli ultimi dati Npd, diffusi da Assogiocattoli, dimostrano un aumento generalizzato dell’interesse per le attività ludiche da parte degli italiani, grandi e piccoli, probabilmente riscoperto dopo i lunghi periodi di permanenza tra le mura domestiche.
Sono i giochi in scatola, insieme alle costruzioni, i prodotti più venduti nel corso del 2021, confermando il ritorno al gioco da parte dei grandi – i cosiddetti ‘kidult’ – grazie a proposte in grado di intrattenere e divertire a tutte le età, eliminando i gap generazionali. In cima alle classifiche di vendita anche le bambole, seguite dai collezionabili, dai peluche, dai veicoli e da prodotti come supereroi e dinosauri.
Parlando di licenze, oggi le property rappresentano circa il 26% del totale mercato, in crescita del 14% sull’anno precedente. E i nomi più amati si sono rivelati essere Harry Potter, Me Contro Te, l’evergreen Disney Frozen, Super Mario e Bing.
La stagione natalizia, come da tradizione, continua a pesare per circa la metà del giro d’affari complessivo. In particolare, Npd ha rilevato che nell’ultimo trimestre – ossia da ottobre a dicembre 2021 – le vendite sono cresciute del 6,7% rispetto all’anno precedente. Segno che il mercato italiano è ancora ben lontano dal riuscire a destagionalizzare il prodotto giocattolo, garantendogli la continuità che merita.