I Play for Change Awards sono dei premi organizzati annualmente dalla Toy Industries of Europe (Tie) per celebrare prodotti, aziende e iniziative che si sono distinte nella loro volontà di cambiare in meglio il mondo. Dopo aver raccontato della capacità del giocattolo di sviluppare abilità future, e aver approfondito anche il tema dell’empowerment, che vuole abbattere le barriere invisibili determinate da aspetti come status sociale, abilità, sesso, razza o religione, affrontiamo oggi un argomento altrettanto cruciale: la sostenibilità. Ce ne parla Catherine Van Reeth (nella foto), direttore generale della Tie, in quest’ultimo articolo scritto per TG – TuttoGiocattoli.

Anche se l’ultima COP26 sembrerebbe non aver portato a decisioni risolutive, le ambizioni europee per quanto riguarda il rapporto tra industria e ambiente restano molto alte. Le aziende non possono che prendere consapevolezza dei cambiamenti in atto e prepararsi a un futuro più sostenibile, compensando i costi ove possibile, e cercando di sfruttare i cambiamenti come un’opportunità per la propria attività.

Esiste tutta una serie di aree relative alla sostenibilità ambientale in cui la Toy Industries of Europe (Tie) nell’ultimo anno si è impegnata per conto dell’industria con i responsabili politici, e questo lavoro continuerà anche per tutto il 2022. Solo per citare alcune proposte allo studio per quest’anno:

  • Nuove regole per la normativa RoHS (che impone restrizioni sull’uso di determinati materiali pericolosi nei dispositivi elettronici, ndr) limiteranno ulteriormente l’uso di alcune sostanze chimiche per tutti i giocattoli che presentano funzioni elettroniche, anche secondarie.
  • Nuove proposte relative all’imballaggio e ai rifiuti da imballaggio che imporranno l’obbligo di fornire al consumatore informazioni su come smaltire correttamente il packaging dei prodotti acquistati. Probabilmente verranno applicati dei requisiti di progettazione per favorire il riciclo, incoraggiare il riutilizzo e limitare il ‘sovraimballaggio’. Ci saranno anche degli incentivi per stimolare l’utilizzo di materiali riciclati, e probabilmente verranno fissati degli obiettivi di riutilizzo.
  • Le proposte dell’Ue per le plastiche bio-based, biodegradabili e compostabili interesseranno tutte quelle aziende che stanno già utilizzando (o stanno pianificando di farlo) materiali bio-based per i propri giocattoli o imballaggi. D’altro canto, i produttori di materie plastiche a base biologica potrebbero dover affrontare la percezione di una mancanza di informazioni per i consumatori, ma anche misurare il contenuto di bioplastiche impiegate, o spiegare la sostenibilità della materia prima utilizzata per la produzione. Per le plastiche biodegradabili e compostabili, le aziende potrebbero dover chiarire le loro potenziali applicazioni e garantire una biodegradazione efficace. Sono previste anche nuove proposte sulle microplastiche.
  • Le modifiche alla legislazione sulle batterie potrebbero prevedere l’introduzione di requisiti affinché tutte contengano elementi riciclati, siano rimovibili e sostituibili.

Una delle principali preoccupazioni della Tie riguarda poi la nostra fidata Direttiva sulla sicurezza dei giocattoli, attualmente in fase di modifica. Si tratta della  principale normativa che regolamenta l’industria dei giocattoli, e il suo aggiornamento coinvolgerà tutte le aziende europee del settore. Alcune delle aree in discussione riguardano norme più severe sulle sostanze chimiche, in particolare per i giocattoli per bambini di età superiore ai tre anni, requisiti più severi per dimostrare la conformità dei prodotti, un possibile aumento dei test terze parti e una regolamentazione aggiornata per i giocattoli connessi. Queste tematiche potrebbero avere un  impatto rilevante su tutto il settore, ed è bene che tutte le aziende seguano da vicino ogni possibile aggiornamento.

La Tie, e più in generale l’industria del giocattolo, ha giustamente sempre considerato come prioritaria la sicurezza. Realizzare giocattoli sicuri e di alta qualità dev’essere in cima alle nostre agende, in quanto il gioco consente ai bambini di coltivare le abilità di cui hanno bisogno per la vita. Tuttavia, un eccessivo accento sulla tutela dell’ambiente può anche entrare in conflitto con i requisiti di sicurezza richiesti dai giocattoli.

C’è, ad esempio, una forte spinta a evitare tutte le sostanze chimiche, anche quando queste sono già limitate per legge affinché non siano nocive. Nel nostro settore, in alcuni casi, sono proprio alcune sostanze chimiche ad aggiungere ulteriore elementi di sicurezza. Possono conferire alla plastica una resistenza extra, per evitare che i giocattoli si rompano e rilascino piccole parti pericolose o restino esposti spigoli vivi. Stesso discorso per i conservanti, che vengono impiegati nei colori a dita allo scopo di uccidere i batteri a cui altrimenti i bambini sarebbero esposti. E nei vani batteria vengono impiegati ritardanti di fiamma, per ovvi motivi. In ciascuno di questi casi si tratta di ottimi motivi per usare alcune sostanze chimiche che altrimenti potrebbero essere considerate estremamente preoccupanti. Tuttavia, l’agenda ‘verde’ sembra esigere un divieto totale, portando a una perdita di funzionalità importanti e, di conseguenza, a una minore possibilità di scelta per bambini e famiglie. Ciò che occorre fare è dar vita a un dialogo costruttivo, per accertarci che i giocattoli siano sì sicuri e dall’impatto ridotto sul nostro pianeta, ma che garantiscano anche quella ricchezza di esperienza così indispensabile per i più piccoli.

Con tutti questi potenziali cambiamenti all’orizzonte nel 2022, è preciso dovere delle aziende restare aggiornate sulle potenziali sfide in campo. Molte delle nuove proposte comporteranno dei costi. Potrebbero essere necessarie delle modifiche ai materiali impiegati. In alcuni casi, potrebbero non esserci alternative, mentre in altri casi le alternative potrebbero essere molto più costose. È anche probabile che i costi per i test esterni aumentino in modo significativo. Essere a conoscenza dei possibili cambiamenti può aiutare le aziende a gestire meglio la situazione.

Il ruolo della Tie consiste nell’assicurarsi che le nuove politiche adottate siano eque, nei confronti dei consumatori e delle imprese. È più che mai necessario che le società riescano a trovare il giusto equilibrio tra tutti i diversi aspetti in gioco: i costi dell’investimento per attuare cambiamenti sostenibili e positivi per il pianeta, la reputazione dell’azienda, il beneficio di un eventuale risparmio, e l’impatto positivo sulle aspettative dei consumatori. Molti dei cambiamenti in discussione sono inarrestabili: pensare al futuro è dunque indispensabile per affrontare ciò che è inevitabile e trasformarlo in un vantaggio per l’azienda.

Sono molte le aziende che hanno già riconosciuto la necessità di abbracciare un’agenda ecosostenibile, ottenendo grandi risultati. E sono proprio loro ad essere premiate ogni anno dai Play for Change Awards di Tie, che assegnano un riconoscimento a quel gioco, giocattolo o iniziativa in grado di educare i bambini alla sostenibilità, o di promuovere pratiche ecologiche.

L’ultimo Gold Sustainability Award è andato a Green Beam di Dantoy, una gamma di giocattoli realizzati riciclando i materiali di scarto dell’azienda. La plastica utilizzata viene raccolta dalla produzione interna e trasformata in nuovi giocattoli. La giuria ha accolto con favore gli sforzi compiuti da Dantoy per ridurre il consumo di materie prime vergini e di rifiuti. Questi giocattoli presentano delle piccole variazioni nelle sfumature di colore, o ‘imperfezioni’ dovute all’uso di ritagli di materiali già esistenti, e la giuria ha ritenuto che questa fosse un’iniziativa coraggiosa e al tempo stesso di stimolo al cambiamento.

Il Silver Sustainability Award nel 2021 è stato assegnato ad Adventerra Games per la sua linea di giochi da tavolo, che coprono un’ampia gamma di argomenti ambientali. Ecologic Puzzle and Memory, Polar Adventure e Hungry Bins introducono i bambini ad argomenti complessi, dal cambiamento climatico all’importanza del risparmio idrico, dalla tutela degli animali al riciclo, rendendo divertente l’apprendimento attraverso il gioco.

BiOBUDDi, infine, ha vinto il Bronze Sustainability Award per BiOBUDDi Pixel and Create, che consente ai bambini di creare opere d’arte utilizzando dei pixel in bioplastica. BiOBUDDi utilizza canna da zucchero proveniente da fonti sostenibili, supportate da una valutazione del loro ciclo di vita, per garantire che i suoi giocattoli siano ‘carbon free’ e completamente riciclabili.

Ogni anno la giuria viene letteralmente travolta dalla varietà di iniziative che l’industria dei giocattoli si inventa per riuscire a fare la differenza per il pianeta. Le iscrizioni per i Play for Change Awards 2022 si apriranno il prossimo febbraio, e come gli scorsi anni riguarderanno, oltre alla sostenibilità ambientale, anche l’empowerment e la promozione delle competenze future. Se pensi che la tua azienda abbia un’iniziativa in linea con queste tematiche, faccelo sapere: potresti essere uno dei nostri vincitori nel 2022! Per maggiori informazioni visita il sito dei Play for Change Awards, dove troverai anche un link per ricevere per tempo tutte le notifiche relative all’organizzazione della premiazione.

Per tenerti aggiornato sulle novità a livello politico, saperne di più sugli argomenti trattati in questo articolo o partecipare alla discussione sulla legislazione europea in materia di giocattoli, visita il sito di Tie, oppure scrivici a questa mail.

Catherine Van Reeth