Mosca (Russia) – La guerra economica russo-ucraina è arrivata a colpire i detentori di proprietà intellettuale europei e nordamericani. La Russia ha infatti annunciato che non ci sarà nessuna protezione dei brevetti e delle proprietà intellettuali in Russia per le società che hanno sede nei paesi considerati ‘ostili’. Tra questi compaiono Stati Uniti e Canada, le nazioni dell’Unione Europea, il Regno Unito Montenegro, Svizzera, Albania, Andorra, Islanda, Liechtenstein, Monaco, Norvegia, San Marino, Macedonia del Nord e anche Giappone, Corea del Sud, Australia, Micronesia, Nuova Zelanda, Singapore e Taiwan. La Russia rappresenta una percentuale relativamente ridotta del mercato globale delle licenze, con un valore pari a 1,29 miliardi di dollari. Ma questo tipo di politica potrebbe penalizzare fortemente le aziende russe: i paesi ‘ostili’ vorranno ancora fare affari con una nazione che non segue il diritto internazionale in materia di proprietà intellettuale?