Billund (Danimarca) – 2022 positivo per Lego, che ha chiuso l’anno con vendite in crescita del 12%, mentre i ricavi sono saliti del 17% a 9,2 miliardi di dollari. L’amministratore delegato Niels B. Christiansen ha definito il 2022 “un anno fondamentale”, non solo perché si festeggiava il 90esimo anniversario dalla fondazione dell’azienda, ma anche per aver superato ogni aspettativa, nonostante condizioni di mercato complesse, sulla scia di un ottimo 2021.
A causa dell’inflazione, Lego ha aumentato i prezzi su circa un quarto dei suoi prodotti, ma Christiansen ha tenuto a rimarcare: “La fascia più bassa di prezzo non ne ha risentito. L’aumento è avvenuto principalmente sui nostri prodotti più costosi”. L’anno scorso, i prodotti novità costituivano il 48% della gamma. Lego ha anche lavorato per diversificare i suoi punti di prezzo, nel tentativo di offrire set per ogni capacità di spesa.
Nel frattempo, proseguono i progetti di Lego per contrastare le pressioni macroeconomiche, come l’apertura di un nuovo stabilimento in Virginia (Usa), per ridurre la catena di approvvigionamento di un mercato chiave come quello statunitense. Tuttavia, l’azienda ha riportato una crescita in tutte le aree geografiche, e non solo nelle Americhe: è andata molto bene anche l’Europa Occidentale. Nel 2022 sono stati aperti 155 nuovi Lego Store in tutto il mondo, di cui la metà in Cina, e sono previste ulteriori 145 inaugurazioni per l’anno in corso.