Los Angeles (Usa) – L’Electronic Entertainment Expo, più conosciuto con l’abbreviativo di E3, storica fiera B2B dedicata al mondo dei videogame, chiude definitivamente i battenti. Ad annunciarlo sono gli organizzatori, l’Entertainment Software Association (Esa), in un post condiviso sui social media e tramite il Washington Post.
Il presidente e amministratore delegato dell’Esa, Stanley Pierre-Louis, ha spiegato: “Dopo più di due decenni di organizzazione di un evento che ha rappresentato una vetrina centrale per l’industria dei videogiochi statunitense e globale, abbiamo deciso di chiudere. Sappiamo che è difficile dire addio a un evento tanto amato, ma è la cosa giusta da fare, date le nuove opportunità del nostro settore di raggiungere fan e partner. Dopo più di due decenni di E3, ognuno più grande dell’altro, è giunto il momento di salutarci. Grazie per tutti i ricordi”.
Nata nel 1995, l’E3 ha rappresentato per oltre 20 anni il punto di riferimento assoluto per il mercato dei videogame, grazie alle sue anteprime, ai grandi ospiti e agli spettacolari allestimenti organizzati dai big dell’industria. La sua popolarità purtroppo è andata scemando con il passare del tempo, portando alcune aziende top (vedi Nintendo, Sony e Activision) a disertare l’appuntamento e a organizzare eventi – fisici e online – in separata sede. Dopo lo stop forzato del Covid nel 2020, si è tentata un’edizione online nel 2021, considerata da molti la peggiore della storia della manifestazione. L’E3 è poi stata annunciata e cancellata nel 2022 e 2023, fino all’attuale decisione della cancellazione definitiva.