Milano – Secondo gli ultimi dati diffusi dal servizio di monitoraggio delle vendite al dettaglio di Circana, nel 2023 a livello globale l’industria dei giocattoli ha registrato un calo anno su anno del – 7%. Tale diminuzione è dovuta a una serie di fattori, tra cui l’inflazione e la minore capacità di spesa dei consumatori, tuttavia, il settore ha registrato un aumento delle vendite pari a 5,7 miliardi di dollari, +17%, rispetto al 2019, in epoca pre Covid.
Nel 2023, il prezzo di vendita medio è aumentato dell’1%, anno su anno, e del 18% rispetto al 2019. Delle 11 supercategorie di giocattoli monitorate da Circana, sono quattro quelle ad aver registrato una crescita. Primi su tutti, i set da costruzione, in crescita del 4%, soprattutto grazie a Lego Icons, Lego Disney Classic e Lego Speed Champions. Al secondo posto, i giocattoli di peluche, +3%, in virtù delle performance di Pokémon, Furby e Harry Potter. Bene anche i giochi di carte collezionabili e i veicoli. Tutti e quattro questi sotto-segmenti hanno registrato una crescita per il quarto anno consecutivo.
I giocattoli su licenza hanno rappresentato il 31,1% del mercato totale dei giocattoli, evidenziando la continua importanza dei personaggi e dei franchise nell’incentivare le vendite. I Pokémon sono in cima alla classifica dei toys licenziati a livello globale, seguiti da brand classici come Barbie, Star Wars, Marvel Universe e Hot Wheels.
“Con l’inflazione più alta che abbiamo visto negli ultimi decenni e i tassi di natalità ai minimi storici in molti paesi, nel 2023 l’industria globale dei giocattoli ha dovuto affrontare nuove sfide”, ha commentato Frédérique Tutt, consulente globale per l’industria dei giocattoli presso Circana. “I consumatori di molte regioni hanno dovuto accettare difficili compromessi e ridurre la spesa in giochi e giocattoli. Le diverse regioni del mondo hanno reagito diversamente rispetto a queste sfide economiche: se l’Europa è tornata ai livelli del 2019, gli Stati Uniti hanno vissuto una crescita del 26%. Poiché la situazione economica dovrebbe stabilizzarsi, il settore potrebbe finalmente godere di un momento di tregua nel 2024”.
Ricordiamo che i paesi monitorati da Circana sono 12: Australia, Belgio, Brasile, Canada, Francia, Germania, Italia, Messico, Paesi Bassi, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti.