Bruxelles (Belgio) – Ieri, mercoledì 13 marzo, il Parlamento europeo ha approvato la revisione delle norme Ue sulla sicurezza dei giocattoli con 603 voti favorevoli, 5 contrari e 15 astensioni. Il testo risponde a una serie di nuove sfide, derivanti principalmente dai toys digitali e dagli acquisti online, e converte la direttiva esistente in un regolamento direttamente applicabile.

Il nuovo testo si concentra innanzitutto sui requisiti e i divieti inerenti alcune sostanze chimiche nei giocattoli. L’attuale divieto sulle sostanze cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (Crm) è esteso alle sostanze chimiche particolarmente dannose per i bambini, come gli interferenti endocrini o le sostanze chimiche che colpiscono l’apparato respiratorio. Le norme prendono di mira anche le sostanze chimiche tossiche per organi specifici o persistenti, bioaccumulabili e tossiche. I giocattoli non dovrebbero contenere sostanze alchiliche per- e polifluorurate (Pfas).

Non solo: tutti i giocattoli venduti nell’Ue dovranno avere un passaporto digitale (in sostituzione della dichiarazione di conformità Ue), che dettaglia il rispetto delle norme di sicurezza pertinenti. Ciò migliorerà la tracciabilità dei giocattoli e renderà la sorveglianza del mercato e i controlli doganali più semplici ed efficienti. I consumatori avranno inoltre un facile accesso alle informazioni e agli avvertimenti sulla sicurezza, ad esempio tramite un codice QR.

I giocattoli con elementi digitali, così come quelli che utilizzano l’Intelligenza artificiale, dovranno rispettare tutti i requisiti di sicurezza informatica, protezione dei dati personali e privacy già previsti per questa tecnologia.

I giocattoli devono inoltre rispettare le norme generali sulla sicurezza dei prodotti recentemente aggiornate, ad esempio per quanto riguarda le vendite online, la segnalazione degli incidenti, il diritto dei consumatori all’informazione e al risarcimento.

Il testo costituisce la posizione del Parlamento in prima lettura. Il dossier sarà seguito dal nuovo Parlamento dopo le elezioni europee del 6-9 giugno.

Il testo completo degli emendamenti alla direttiva 2009/48/EC è disponibile a questo link.