Croix (Francia) – La scorsa settimana Auchan ha annunciato l’intenzione di tagliare 2.389 posti di lavoro in Francia. Si tratta di un numero più alto rispetto a quanto temevano i sindacati.
Il gruppo della famiglia Mulliez, quinto player della distribuzione francese con una quota di mercato del 9%, ha convocato martedì mattina una riunione per presentare “un piano per tornare a crescere”, spiega una nota riportata da vari siti francesi. La catena, che attualmente impiega 54mila persone nel paese transalpino, prevede di tagliare 784 posti di lavoro nella sua sede centrale, dato che la nuova organizzazione comporterà “l’accorpamento delle funzioni di supporto di Auchan France, Auchan International e della Divisione prodotti internazionali”. Inoltre, “saranno create 205 posizioni in queste funzioni”, si legge nel comunicato stampa del gruppo.
I tagli sono significativi anche nei punti vendita, con l’eliminazione di 915 posizioni. “Negli ipermercati si sta ripensando l’organizzazione, in particolare per quanto riguarda il nuovo progetto di vendita. Verranno eliminate alcune linee di business, tra cui alcune posizioni di direttore commerciale, nonché le posizioni di consulente per la vendita di attrezzature, di responsabile della pianificazione e gestione delle buste paga”, prosegue il comunicato.
Il gruppo prevede inoltre di chiudere dieci punti vendita. Infine, Auchan prevede di “attuare un nuovo piano logistico per la consegna a domicilio, con la chiusura dei tre magazzini dedicati a questo servizio. La direzione spera di limitare il numero di licenziamenti obbligatori sostenendo i dipendenti interessati con la riqualificazione, il congedo di ricollocamento e un programma di licenziamento volontario”.
“Dal 2012, Auchan ha subito un calo costante delle presenze nei negozi e un deterioramento dei risultati”, conclude la nota stampa. Nei primi sei mesi del 2024, la holding che comprende Auchan retail international, Ceetrus che gestisce i centri commerciali e Oney che opera nel mondo dei servizi finanziari, ha annunciato una perdita di circa un miliardo di euro.