Pavia – In occasione del ventennale dalla sua nascita, il 15 giugno riapre il Museo della Bambola e del Giocattolo ‘Quirino Cristiani’ di Santa Giuletta, in provincia di Pavia.

Il Museo è stato inaugurato l’11 giugno 2005 grazie all’interessamento dell’Amministrazione Comunale e al contributo della Comunità Europea. Al nucleo originario della collezione, composto dal Comune con una prima raccolta di altre testimonianze legate all’attività delle fabbriche di Santa Giuletta, nel tempo è stato abbinato un laboratorio della cartapesta allo scopo di far conoscere questa tecnica alle giovani generazioni e stimolare la nascita di nuove attività per la produzione di bambole.

La collezione permanente del Museo è costituita da bambole, giocattoli, calchi, fotografie e documenti che restituiscono una memoria legata alle attività dei laboratori attivi a Santa Giuletta nel secolo scorso. L’esposizione racconta la storia di una realtà economica e sociale di particolare interesse, iniziata nel 1933. In particolare, è stata la Fabbrica Rossella di Santa Giuletta che negli anni Sessanta riuscì ad ottenere la licenza da Maria Perego per realizzare diverse versioni di Topo Gigio. Il museo ricorda anche che localmente è stato realizzato, nel 1975, il pupazzo Five, simbolo della rete televisiva Canale 5, mentre in occasione dei Giochi Olimpici di Mosca del 1980 fu realizzata, utilizzando pelli di visone fornite dalla Pellicceria Annabella di Pavia, la mascotte ufficiale Misha, donata ai Capi di Stato.

Il museo è intitolato a Quirino Cristiani. Classe 1896, emigrato in Argentina, è considerato tra i pionieri del cinema di animazione. Suo quello che è reputato il primo lungometraggio a disegni animati della storia del cinema, El Apòstol (1917), così come anche il primo lungometraggio d’animazione sonoro del mondo, Peludópolis (1931).