Milano – Nel 2022 l’e-commerce di prodotto continua la propria corsa, pur con un ritmo più contenuto (+8%) rispetto a quanto visto nel 2021 (+18% sul 2020), e tocca i 33,2 miliardi di euro. Gli acquisti online di servizi, invece, portano a termine il proprio percorso di ripresa (+59%) e raggiungono quota 14,9 miliardi di euro. L’e-commerce di prodotto, dopo due anni di crescita straordinaria, si trova in una fase di evoluzione più strutturata e controllata. Nel 2022 rimane stabile (11%) la penetrazione delle vendite online sul totale retail nei prodotti, mentre aumenta (dal 12% al 14%) quella nei servizi. Queste sono solo alcune delle evidenze presentate dall’Osservatorio eCommerce B2c, giunto alla ventiduesima edizione, durante il convegno promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm intitolato ‘eCommerce B2c: verso una crescita sostenibile?’.
“Quello del digital retail è un comparto che occupa ormai più di 300mila lavoratori nel nostro Paese, ed è diventato determinante per l’economia italiana, nonché strettamente correlato alla necessità di disporre di figure professionali che possano agire in questo settore abilitante per la valorizzazione del Made in Italy e per l’export”, commenta Roberto Liscia, presidente di Netcomm. “I numeri dimostrano che si tratta di un settore in fase di consolidamento, legato al raggiungimento di economie di scala che ne favoriscano lo sviluppo. Ma, in questo scenario, le imprese non devono dimenticare che i consumatori digitali italiani sono più di un terzo della popolazione italiana e sono destinati a crescere. È dunque compito delle istituzioni e degli attori che operano in questo mercato lavorare in ottica di collaborazione per consentire anche alle piccole e medie imprese del nostro Paese di essere competitive anche sul piano internazionale”.