Madrid (Spagna) – In Spagna è entrato in vigore proprio in questi giorni il nuovo codice deontologico per la promozione dei giochi per l’infanzia. Articolato in 64 punti, definisce nel dettaglio le condotte da adottare nella comunicazione per i più piccoli. E tra i punti principali del provvedimento c’è l’eliminazione dei ruoli tradizionali di genere e la promozione di un linguaggio inclusivo negli spot pubblicitari. Vengono così vietati messaggi in cui si indicano – esplicitamente o implicitamente – corrispondenze tra giocattolo e un sesso specifico, così come la scelta di abbinare il classico rosa alle bambine e l’azzurro ai maschietti.
L’accordo tra l’associazione di categoria Aefj (Asociación española de fabricantes de juguetes), le agenzie pubblicitarie e il Governo spagnolo è stato siglato lo scorso aprile. E ora che la legge è entrata in vigore, si esprime innanzitutto in una serie di divieti. Vietato attribuire nelle pubblicità connotazioni che possono sessualizzare l’immagine dei minorenni. Vietata l’associazione esclusiva di giochi di ruolo che comportano accudimento, lavoro domestico o bellezza esclusivamente alle bambine. Vietato associare solo ai bambini di sesso maschile giochi che simulino i ruoli di pilota di auto e moto, di poliziotto, di militare e simili. E, nel caso in cui il messaggio pubblicitario dovesse violare le nuove linee guida, dovrà essere rimosso.
La norma, voluta in primis dal ministro spagnolo delle Imprese Alberto Garzón, è stata emanata al fine “di evitare che i bambini, soprattutto quelli nella fascia 0-7 anni, crescano riproducendo ruoli imposti”. Nel nuovo codice di autoregolamentazione pubblicitario sono state anche incluse raccomandazioni a sostegno dell’integrazione nelle pubblicità di bambini di altre etnie, così come di bambini diversamente abili.