Portland (Usa) – In un suo recente report, la società di ricerca Allied Market Research ha pubblicato le sue previsioni in merito all’andamento del mercato dei toys a livello globale. Se il 2021 si è chiuso con un valore del settore pari a 65,8 miliardi di dollari, la previsione è che entro il 2031 genererà 89,5 miliardi, con un tasso di crescita annuale del 3% a partire dal 2022.

La Cina si conferma il principale esportatore di giocattoli in tutto il mondo: l’export nell’ultimo decennio è triplicato fino a raggiungere circa i 30 miliardi di dollari. Gli Stati Uniti e l’Unione europea, invece, rappresentano insieme circa il 58% delle esportazioni.

Uno dei trend rilevati da Allied Market Research è la progressiva introduzione della tecnologia nei giocattoli, specie se si parla di Intelligenza artificiale e giochi Stem (acronimo che sta per scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). Nel 2021 i due quinti delle entrate complessive (26,4 milioni di dollari) sono derivate dai giochi spiccatamente maschili, come action figure e macchinine. Tuttavia, le previsioni ipotizzano per il prossimo futuro una crescita più rilevante per i giochi unisex (con un tasso annuale del +3,8 da qui al 2031).

Per quanto riguarda i canali di vendita, i negozi specializzati continuano a farla da padrone, contando per circa un terzo delle entrate globali. Secondo Allied Market Research, il loro ruolo non dovrebbe cambiare di molto sino almeno al 2031, grazie alla qualità del servizio di guida e consiglio che forniscono al cliente finale. Ma a crescere maggiormente sarà l’online, per cui si prevede un tasso di crescita del 4,5% su base annua nel periodo preso in considerazione.