Londra (Uk) – Gli scorsi mesi di caldo secco hanno colpito duramente l’America occidentale e a farne le spese saranno i consumatori, in virtù di un aumento dei costi e possibili ritardi nella consegna delle merci. Questo è quanto sostiene la società di trasporto ParcelHero, che riferisce come la quantità di merci trasportate dalle navi che utilizzano il Canale di Panama sia stata massicciamente ridotta: la siccità ha causato una riduzione della portata tale da limitarne la navigabilità04. Ora sono previsti forti tagli al numero giornaliero di navi autorizzate a utilizzare questo vitale collegamento commerciale. Dai 36 transiti giornalieri, si è passati a un limite di 22 passaggi a partire dallo scorso 1° dicembre, anche se alcuni slot extra verranno resi disponibili per coloro che desiderano partecipare a un’asta per aggiudicarsi un transito anticipato.
Non si tratta di condizioni particolarmente vantaggiose: alcuni operatori che non avevano ancora prenotato il passaggio, si sono trovati a pagare fino a 4 milioni di dollari all’asta. L’alternativa ai 77 km del Canale di Panama sono rotte molto più lente e costose, che impongono agli spedizionieri di imporre dei sovrapprezzi ai clienti, con un effetto a cascata anche sui consumatori.
A utilizzare il Canale è circa il 40% del traffico di container verso gli Stati Uniti, che trasportano marchi statunitensi fabbricati in Cina, o componenti realizzate in Asia pronte per l’assemblaggio negli Usa, come i microchip.