Madrid (Spagna) – Imaginarium chiude in Spagna. Attraverso un messaggio sulla sua pagina Facebook, l’insegna ha annunciato di cessare la sua attività: “Forse avrete notato che da qualche giorno il nostro sito è inattivo. Abbiamo resistito fino all’ultimo momento, fino all’ultimo respiro, per ‘premere il pulsante’ e dire arrivederci. Con il cuore pieno di emozioni contrastanti e dopo molti anni, siamo tristi di informarvi che l’esperienza di Imaginarium sta giungendo al termine”.
Fondata a Saragozza nel 1992, la catena era riconosciuta soprattutto per il suo ingresso a doppio arco blu, uno grande e uno piccolo, dedicati ad adulti e bambini. Nel suo momento di massimo splendore, Imaginarium è arrivata a contare quasi 800 dipendenti, gestendo 420 negozi in 20 paesi, tra cui anche l’Italia. Ma delle condizioni economiche difficili l’hanno costretta a ridurre progressivamente i punti vendita, fino all’attuale annuncio di cessazione dell’attività nel suo paese natale. “È stato un onore e un privilegio far parte della vostra vita e di quella dei vostri figli, regalando loro momenti di gioia e divertimento attraverso i nostri giocattoli”, si legge nella nota dell’azienda.
Imaginarium non è l’unica azienda di giocattoli costretta a chiudere i battenti in Spagna. Nel mese di marzo, Poly Juguetes ha presentato istanza di fallimento volontario e ha avviato una procedura di licenziamento collettivo per i 186 dipendenti dell’azienda. L’insegna, che fa parte di Teal Group Holdings – una famiglia di marchi che comprende anche The Entertainer, Early Learning Center e Addo – ritiene “non fattibile” mantenere l’attività in Spagna, dove possiede una trentina di negozi, perché “non ci sono le condizioni per farlo”.