Roma – L a notizia dell’abolizione dell’esenzione dai dazi doganali per le spedizioni di valore inferiore ai 150 euro – i cosiddetti ‘mini pacchi’ che hanno fatto la fortuna degli e-commerce extra Ue come Shein e Temu – è stata accolta positivamente da Confcommercio, organo di rappresentanza che unisce oltre 70mila imprese di tutta Italia.

“Una risposta concreta alle migliaia di aziende italiane”, ha commentato Riccardo Garosci, vicepresidente Confcommercio con delega all’Internazionalizzazione e presidente Aice (Associazione italiana commercio estero). “Il fenomeno delle vendite B2C da piattaforme extra Ue è esploso negli ultimi anni fino a raggiungere nel 2024  la cifra monstre di 12 milioni di pacchetti entrati in Europa ogni giorno. Una situazione di concorrenza sleale non più tollerabile per gli operatori dell’import, dell’ingrosso e del dettaglio”.

 “Vi è poi un altro aspetto importante”, aggiunge Garosci, “previsto nel pacchetto di riforma, che riguarda la possibilità di introdurre una tassa di gestione (la cosiddetta ‘handling fee’) da applicare su ogni singolo pacchetto di piccole dimensioni che entra sul mercato europeo. Sarebbe una misura utile a raccogliere risorse per incrementare i controlli alle dogane in modo da evitare che vengano immessi sul mercato prodotti non conformi alla normativa europea. È fondamentale, però, che questa tassa sia omogenea e di portata unionale. Eventuali fughe in avanti nazionali non farebbero altro che creare ulteriori gravi situazioni di concorrenza sleale interne al mercato unico europeo con distorsioni di flussi di traffico merci che penalizzerebbero il nostro Paese”.