Pechino (Cina) – Ancora uno stop nei porti cinesi, per un nuovo focolaio di Covid-19. Dopo la chiusura a fine maggio dello scalo di Yantian, durata quasi un mese, adesso è la volta di uno dei terminal del porto di Ningbo, il terzo più grande al mondo. Una criticità che giunge in un momento particolarmente delicato per le spedizioni intercontinentali, già duramente messe alla prova negli ultimi mesi, con conseguenze che potrebbero essere assai rilevanti sullo shopping natalizio.
Al boom della domanda registrato in periodo di pandemia, si è prodotto un ingorgo senza precedenti nelle spedizioni, con conseguente aumento dei prezzi, sia dei trasporti, sia delle merci. Se due anni fa un container di 12 metri che percorreva la tratta Shanghai-Rotterdam costava poco più di 2mila dollari, oggi siamo nell’ordine dei 13mila. Ma il problema è rappresentato anche dai ritardi nelle consegne, che penalizzano soprattutto la costa Ovest degli Stati Uniti.