Roma – È entrato in vigore il 2 aprile il decreto legislativo 26/2023, che ha introdotto in Italia nuove norme a tutela dei consumatori. Si tratta delle normative comprese nella direttiva europea Omnibus emessa a fine 2019. Il Dlgs in primo luogo introduce nuovi obblighi a carico dei professionisti che esercitano la propria attività, e delle piattaforme di commercio elettronico, ma prevede anche il riconoscimento di nuovi casi di pratiche commerciali scorrette, tra cui annunci di riduzioni del prezzo e recensioni false o non verificate, e nuove sanzioni.
Uno dei settori maggiormente interessati è quello del commercio elettronico: agli obblighi informativi già in capo ai venditori si aggiunge l’obbligo di informare il consumatore circa la garanzia legale di conformità per contenuti e servizi digitali. Anche i marketplace entrano nel mirino della riforma, con l’introduzione di una serie di obblighi dei provider di mercati online. L’obiettivo è quello di garantire una maggiore trasparenza ai consumatori, i cui diritti vengono estesi specialmente nei contratti a distanza.
L’articolo del decreto che concerne gli sconti sarà applicabile dal primo luglio, e impone ai professionisti di indicare in tutti gli annunci di riduzione di prezzo anche il prezzo più basso applicato dal venditore nei trenta giorni precedenti alla riduzione. Il Dgls introduce novità in termini di sanzioni: l’Agcm potrà imporre una multa di massimo 10 milioni di euro. Per le violazioni di rilevanza europea l’importo massimo delle sanzioni irrogabili è pari al 4% del fatturato annuo del professionista.