Roma – Il Movimento italiano genitori (Moige) torna a lanciare l’allarme relativo all’aumento esponenziale degli utenti dei social network sotto i 13 anni che, essendo emotivamente fragili e manipolabili, sono esposti a contenuti non sempre idonei alla loro età. L’associazione ha presentato, tramite lo studio legale Sanase D’Arpe, un esposto al Garante per la privacy, chiedendo maggiori verifiche e tutele per gli utenti minori.

Il Moige ha sottolineato come l’iscrizione ai social chieda ai minori di sottoscrivere un vero e proprio contratto che implica il trattamento dei propri dati personali, nonostante l’impossibilità giuridica di disporre dei propri diritti ed interessi. Ai social attualmente è permesso lo sfruttamento dei dati anche dell’utente con meno di 18 anni che, come si legge nel documento, si trova “esposto al rischio di esibizione di immagini, con intrusione abusiva e violenta, perché imposta nella sfera visiva, conoscitiva, psichica al soggetto che non ha alcuna possibilità di discernimento, quindi di analisi, valutazione e scelta, rispetto ai messaggi veicolati dai social”.

Il documento presentato al Garante per la Privacy pone l’accento sulla necessità di porre in essere ogni attività volta a impedire l’esposizione dei minori a contenuti violenti, inappropriati e pornografici, nonché l’utilizzo dei loro dati personali a fini economici. Il Moige chiede quindi al Garante di obbligare i social a verificare l’identità e l’età dei contraenti-utenti, di limitare la gestione del trattamento dei dati dei minori, di rivedere le normative sul consenso privacy e di consentire ai genitori di monitorare i contenuti postati dai figli minori sui social.