Pescara – Alla presentazione dei nuovi programmi di Rai Kids, nella giornata conclusiva di Cartoons on the Bay a Pescara (31 maggio-1° giugno), il focus è stata la produzione italiana di cartoni animati, sostenuta da anni dalla Rai, che vive oggi una fase di forte crescita.
Rai Yoyo si conferma il primo canale italiano per bambini e famiglie, con ben 48 titoli nella classifica dei 50 programmi più visti nell’ultimo anno. Serie come I Puffi, Topolino strepitose avventure e Pinocchio & Friends, prodotto in Italia dalla Rainbow, sono i tre titoli più visti. Ancor più netto il successo dei programmi Rai Kids nell’offerta non lineare, dove l’offerta su Rai Play attiene quasi il 90% del mercato italiano.
Tra le novità, La favolosa storia di Barbiana, prodotta da Larcadarte, racconta a cartoni animati l’impegno di don Lorenzo Milani, nel centenario della nascita, per l’educazione di tutti a partire dai più dimenticati. Pipo, Pepa e Pop è invece una serie originale per insegnare ai più piccoli le basi dell’economia: prodotta da Congedo culturarte, ha ottenuto il patrocinio del Financial Times. Spooky Wolf, prodotto da Movimenti, è una serie di comicità demenziale per i più grandicelli, mentre i Dinocuccioli, realizzata a Treviso dagli Alcuni, sono la nuova versione della fortunata serie dei Minicuccioli. Due serie hanno come protagonisti i pompieri: Grisou è la nuova versione della popolare serie degli anni ’70 sul draghetto pompiere, mentre per vedere La famiglia McFire, di cui è iniziata la produzione, bisognerà attendere ancora. Presentate anche le prime immagini di Sapiens?, uno special che Bruno Bozzetto ha realizzato per la Rai: un’allegoria musicale in tre atti sul futuro del pianeta.
“Stiamo lavorando su 50 produzioni italiane di animazione realizzate in Italia, tra nuove proposte e sequel di serie di successo, un livello mai toccato prima, frutto dell’impegno Rai nel settore e delle capacità dei 35 studi di animazione nazionali con cui collaboriamo”, ha dichiarato Luca Milano (nella foto), direttore di Rai Kids. “Il ruolo crescente degli incentivi pubblici, statali e regionali, ha reso l’animazione italiana una delle realtà più promettenti a livello europeo”.