Pechino (Cina) – In un’epoca caratterizzata da profonda incertezza economica, gli acquisti si rivelano un’importante fonte di benessere psicologico. Accade in Cina, dove la piattaforma social di riferimento dei più giovani, Douyin (la versione cinese di TikTok), ha coniato un termine per definire il fenomeno: “consumo emotivo”.

In un report pubblicato a giugno, Douyin evidenzia un trend apparentemente contraddittorio: da un lato, si parla di ‘contrazione dei consumi’ e ‘reverse consumption’ (ovvero l’adesione a modelli di consumo più consapevoli e sostenibili). Dall’altro, gli stessi soggetti si rivelano pronti a fare la fila e sborsare cifre significative per acquistare l’ultimo ‘Labubu’ – i pupazzetti della cinese Pop Mart che spopolano anche qui in Italia – o altri prodotti di tendenza sui social.

“I giovani consumatori sono disposti a pagare un sovrapprezzo non tanto per il valore materiale di un prodotto, quanto per il valore emotivo che esso trasmette”, scrive il portale Dao Insight, secondo cui giocattoli da collezione, viaggi, accessori per animali domestici e articoli food & beverage sarebbero i settori trainanti di questo mercato, che già oggi vale circa 278,8 miliardi di dollari, con una crescita media del 12% annuo dal 2013.

Secondo il report di Douyin, più del 90% dei giovani si dice disposto a pagare un sovrapprezzo per soddisfare questo bisogno emotivo. Il 88,2% ha affermato che in situazioni stressanti fare acquisti viene percepito come un conforto, mentre il 62% considera i prodotti originali e di design un elemento centrale anche nella sfera sociale, per esprimere la propria identità.

Lo stesso ministro del Commercio cinese, Wang Wentao, ha affermato che per rilanciare l’economia cinese occorre seguire il “modello Labubu”, definito “esempio di nuove tendenze, mode e stili, in grado di conquistare il mondo”. Nata nel 2019, Pop Mart ha generato nel 2024 quasi 2miliardidollari di fatturato, raggiungendo una capitalizzazione di circa 40 miliardi di dollari.